lunedì 9 settembre 2013

Fiera di sentirmi Catalana






Sono un’Italiana “fiera” come dice la celebre canzone di Toto Cotugno, però “adottata” dalla Catalogna dal 29 ottobre 1993. Voglio sottolineare il fatto che, per una Torinese come me, che tutti ci fanno notare il nostro carattere “chiuso”, qui in Catalogna, mi sento a casa mia, ho avuto un’accoglienza straordinaria. Sono fiera delle nostre stupende montagne, del nostro mare, della nostra Barcellona, ma soprattutto della nostra Lingua e della nostra Storia che nessuno ci può negare. Esistono e da molti anni, da secoli e secoli. Conoscere una lingua come il Catalano, del quale sono “fiera” di avere il livello C, è un peccato? Che male fa? Per esperienza posso dire che più lingue conosci più ti è facile impararne un’altra. Sono “fiera” dei nostri “Castellers” (castelli di uomini) che non lasciano indifferenti nessuno, con il loro simbolo di innalzare le Nuove Generazioni, sempre più in alto ... con il rischio di cadere e di farsi male, però tornano a cominciare perché siamo una grande Squadra, un gran Gruppo. Per riassumere sono “fiera” di sentirmi Catalana e se me la concedessero, chiederei la NAZIONALITÀ CATALANA per riunificazione familiare grazie al mio cagnolino che è un “gos d’atura català” (un cane da pastore catalano). Sì, sono fiera di aver avuto l’onore di essere stata adottata dalla Catalogna. Il mio sogno: avere un passaporto catalano, quindi l’11 settembre voglio dire ad alta voce tutto questo!!!


Rita Bocca

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